Sabato di luglio piovoso e freddo. Nessun programma e zero voglia di uscire. Che si fa? Serata cinema! Un classico intramontabile delle notti in solitaria sempre troppo poco apprezzate. Un breve giro di ruota e tocca a Gravity, il blockbuster da 7 premi oscar firmato Cuaròn.


Avendo visto la serata degli Oscar 2014 in diretta, mi ero da tempo ripromessa di guardarlo, leggendo intanto le varie recensioni più o meno autorevoli online. Devo dire che sono rimasta piacevolmente stupita da due cose, la profonda suspance e l'interpretazione della Bullock. Ho un debole per quest'attrice, lo ammetto, ma non è certo immotivato. In questa pellicola è stata perfetta, è riuscita ad esprimere terrore e tristezza, paura e sconforto, rendendoli quasi palpabili. Un'interpretazione matura che le ha permesso di portare avanti, quasi da sola, tutti gli 80' di recitato, senza, tra l'altro, tradire lo spettatore suggerendo il finale.
La fotografia poi è eccellente e le inquadrature studiate nei minimi dettagli, dalle soggettive ai campi lunghi, hanno chiuso il cerchio. E pensare che le messa in scena è stata realizzata tutta in computer grafica!
I 7 anni di lavoro sono stati giustamente premiati con altrettante statuine d'oro, non c'è che dire.
Gli troviamo qualche pecca? Non ho gradito il dramma personale radicato nel passato che, come da copione, diventa il motore della ripresa psicologica del personaggio; avrei preferito si puntasse più sul fiero attaccamento alla vita e allo spirito di sopravvivenza.

I fotogrammi più belli: